Detrazione figli regime forfettario

Nella Risoluzione 69/2019 sulla detrazione per i figli, nel caso uno dei due genitori aderisca al regime forfettario. Infatti per coloro che aderiscono a tale regime non è riconosciuta la detrazione per carichi di famiglia. I Chiarimenti sulla detrazione per figli a carico sono arrivati con la pubblicazione della  Risoluzione 69 del 22 luglio 2019. Il documento affronta il caso di due genitori, di cui uno aderente al regime forfettario, che chiedono la possibilità di imputare la detrazione unicamente all’altro genitore.

In generale, la detrazione per figli a carico spetta per i figli naturali, adottivi, affidati o affiliati con un reddito inferiore a 2.840,51 euro. Si segnala fin d’ora che dall’anno di imposta 2019 tale limite è pari a 4.000 euro.

In generale, questa detrazione non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori:

  • Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50% ciascuno.

Di comune accordo i genitori possono decidere di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore.

  • In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo tra le parti, nella misura del 100% al genitore affidatario oppure in caso di affidamento congiunto nella misura del 50% ciascuno.

Anche in questo caso, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato; tale possibilità permette di fruire per intero della detrazione nel caso in cui uno dei genitori abbia un reddito basso e quindi un’imposta che non gli consente di fruire in tutto o in parte della detrazione.

La detrazione spetta per intero ad uno solo dei genitori quando l’altro genitore è fiscalmente a carico del primo e nei seguenti altri casi:

  • figli del contribuente rimasto vedovo/a che, risposatosi, non si sia poi legalmente ed effettivamente separato
  • non è legalmente ed effettivamente separato.

Le detrazioni per carichi di famiglia non spettano, invece, ai contribuenti che aderiscono al regime forfetario i cui ricavi o compensi sono assoggettati ad imposta sostitutiva e non concorrono alla formazione del reddito complessivo.

Un riepilogo delle detrazioni spettanti è contenuto nelle istruzioni al modello di dichiarazione 730/2019, anno di imposta 2018.

L’AdE ha fornito chiarimenti sul tema nella Risoluzione 69/2019. L’istante è un lavoratore dipendente coniugato con una libera professionista che applica il regime forfetario, in forza del quale deduce solo i contributi previdenziali. L’istante ha così chiesto all’amministrazione di poter fruire della detrazione per figli a carico nella misura del 100%, per evitare che il 50% spettante alla moglie vada “perso”.

Nel rispondere l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che nel caso di specie, l’istante può fruire della detrazione per figli a carico nella misura del 100% nella sola ipotesi in cui possieda un reddito complessivo più elevato rispetto al reddito della moglie. Il reddito prodotto dalla moglie rileverà al lordo dei contributi previdenziali unitamente agli altri redditi eventualmente conseguiti dalla stessa.

 

Esempio 1:

Madre: reddito 50.000 euro in regime forfettario

Padre: reddito 45.000 euro lavoro dipendente

 

In questo caso non è possibile cedere la detrazione al 100% al padre in quanto il reddito della madre è più alto, pertanto la detrazione spettante alla madre (pari al 50%) andrà persa.

 

Esempio 2:

Madre: reddito 30.000 euro in regime forfettario

Padre: reddito 45.000 euro lavoro dipendente

 

In questo caso è possibile cedere la detrazione al 100% al padre in quanto il reddito della madre è più basso.

Andrea Pavoni

Laurea in Economia e Gestione Aziendale e Training Master in Startup Financial e Management. Specializzato in strategia, analisi e sviluppo d'impresa. L'esperienza e le competenze acquisite nell'ambito delle Startup e PMI innovative mi permettono di affiancare l'imprenditore fornendo una consulenza professionale la realizzazione di nuovi progetti e potenziando le competenze economico-manageriali già esistenti. L'alta formazione e training manageriale mi permette di assistere l'imprenditore nelle problematiche inerenti alla gestione delle startup, in particolar modo nel settore del "high market barriers", fornendo consulenza approfondita e piani di risoluzione dei problemi connessi.

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Andrea Pavoni

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